Volo autonomo in uno sciame
Il Bionic Learning Network si è dedicato allo studio del volo per oltre 15 anni. Oltre all’analisi tecnica del volo degli uccelli, il team ha studiato e implementato numerosi oggetti tecnologici volanti. Con il BionicBee, il Bionic Learning Network ha sviluppato per la prima volta un oggetto che può volare in grandi quantità e in modo completamente autonomo in uno sciame. Il BionicBee farà la sua prima esibizione di volo ad Hannover Messe 2024.
Con un peso di circa 34 grammi, una lunghezza di 220 millimetri e un'apertura alare di 240 millimetri, il BionicBee è l’oggetto volante più piccolo creato dal Bionic Learning Network. Per la prima volta, gli sviluppatori hanno utilizzato il metodo del design generativo: dopo aver inserito solo alcuni parametri, un'applicazione software utilizza principi di progettazione definiti per trovare la struttura ottimale che utilizzi la minima quantità di materiale possibile, mantenendo comunque una costruzione stabile. Questa costruzione leggera è essenziale per una buona manovrabilità e tempo di volo.
Volo autonomo in uno sciame
Il comportamento autonomo dello sciame di api viene raggiunto grazie ad un sistema di localizzazione indoor, con tecnologia ultra-wideband (UWB). A tal fine, otto ancoraggi UWB sono installati nello spazio su due livelli. Ciò consente una misurazione precisa del tempo e permette alle api di localizzarsi nello spazio. Gli ancoraggi UWB inviano segnali individuali alle api, consentendo loro di misurare autonomamente le distanze e calcolare la propria posizione nello spazio utilizzando i timestamp.
Per volare in uno sciame, le api seguono percorsi specificati da un computer centrale. Per garantire un volo sicuro e privo di collisioni, è necessario un elevato grado di precisione spaziale e temporale. Nella pianificazione del percorso, è necessario tenere conto dell'interazione reciproca, attraverso la turbolenza dell'aria "downwash".
Poiché ogni ape è realizzata a mano e anche le più piccole differenze di produzione possono influenzare il suo comportamento di volo, le api hanno una funzione di calibrazione automatica: dopo un breve volo di prova, ogni ape determina i suoi parametri di controllo ottimizzati. L'algoritmo intelligente può quindi calcolare le differenze hardware tra le singole api, consentendo di controllare l'intero sciame da esterno, come se tutte le api fossero identiche.